Fra i tanti piatti che si cucineranno e gusteranno durante la cena del veglione di Capodanno, sulle tavole siciliane e belpassesi non manca il baccalà fritto, accompagnato dalle olive nere. Ecco la ricetta!
La tradizionale ricetta del baccalà
Il baccalà sulle tavole dei belpassesi alla Vigilia di Natale e di Capodanno non manca mai. Si tratta di un piatto semplice e tradizionale. E’ una tipica ricetta di pesce cucinata per Natale ma si consuma tutto l’anno. A prepararlo sono spesso le nonne o le zie con le loro sapienti mani e con le ricette passate di generazione in generazione. Ne esistono tante varianti e denominazioni: Baccalà alla siciliana, alla palermitana, alla messinese, alla trapanese, alla catanese. Tuttavia si prepara e consuma in tutto il sud di Italia!
Accompagna spesso in queste sere di festa altre specialità tipiche come: scacciata con i broccoli e tuma, insalata di mare, insalata russa, bastaddi affucati, crispelle, insalata di finocchi, arancia.
Si consuma fritto, o in umido, col sughetto di pomodoro, capperi e olive
Come cucinare il baccalà
Il baccalà si può acquistare già dissalato, o da dissalare. Si parla anche di baccalà spugnato. Se si sceglie di acquistare quello da dissalare, vi basterà eliminare l’eccesso di sale con una spazzola, lavarlo con acqua fredda, e lasciarlo in ammollo in un recipiente con acqua fredda per 36 ore, avendo cura di cambiare l’acqua ogni otto ore. E’ preferibile cambiare l’acqua mattina e sera.
Successivamente si può marinare il baccalà con un filo d’olio d’oliva, gocce di limone e pepe.
Il baccalà fritto
E’ il modo più gustoso ed apprezzato di mangiare questo secondo di pesce, preparato con ingredienti doc del territorio etneo e belpassese, come l’olio extravergine d’oliva.
Non appena pronto, il baccalà va mangiato un istante dopo la frittura e un boccone tira l’altro!
Ingredienti
Si può anche realizzare in pastella. Ecco qui il procedimento: In un recipiente, disponete la farina a fontana e aggiungete nel centro un tuorlo, un cucchiaio d’olio, sale e pepe. Amalgamate gli ingredienti e bagna con la birra, da versare gradualmente. Quando avrai ottenuto una pastella dalla consistenza vellutata, copri con un canovaccio e lascia riposare.
Tagliate il baccalà a pezzi, lavalo, asciugatelo e mettetelo a rosolare in padella con il burro. Quando il pesce risulta dorato su entrambi i lati, bagnatelo con il grana grattugiato e cuocetelo ancora per 5 minuti, tenendo la fiamma molto bassa e coprendo la padella con il coperchio. Dopodiché, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare. Montate l’albume dell’uovo con una punta di sale e mixatelo assieme alla pastella. Successivamente tutto va fritto.
Modalità di esecuzione
Predisponiamo sul piano di lavoro i filetti dissalati e affettiamoli in pezzi spessi circa 3-4cm, poi immergiamolo in una terrina contenente la Farina. Si può consumare anche con la pelle. Infariniamo accuratamente tutti i lati del Baccalà, poi riponiamoli su un vassoio in attesa di friggerli.
In una pentola contenente olio bollente ( a circa 180-190°C) friggiamo 4-5 pezzi di baccalà per volta, avendo cura di rigirarli per rendere la frittura omogenea.
Serviranno circa 5 minuti per la cottura ottimale del pesce. Quando il Baccalà sarà completamente dorato, basterà sollevare la frittura dall’olio bollente e riporre il pesce su un piatto foderato con carta assorbente.
Questo piatto conquista tutti i palati e solitamente si abbina a delle ottime Olive Nere infornate o da mangiare con un contorno di patate.
Buon appetito e buon cenone!
foto copertina: pagina facebook di Ricette calabresi