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Francesco Paparo, la passione per la musica techno

Musica techno-Francesco PaparoCopertina etichetta

La passione di Francesco Paparo, un giovane Belpassese amante della musica e appassionato della techno. Oggi ci racconterà di come ha mosso i primi passi nel mondo della musica elettronica e, in particolare, dell’Acid-techno. Accennando al suo passato e a ciò che lo aspetta in futuro, fra il lavoro nella farmacia di famiglia e la passione per la musica.

A che età hai iniziato a suonare?

Ho iniziato a suonare per gioco all’età di 14/15 anni, grazie a mio padre che faceva il dj. Un giorno scesi in garage e iniziai a suonare, la cosa che mi catturò fu il tempo della musica, il metronomo. La cosa la presi come una sfida, trovai dei CD di musica techno, genere musicale di origine tedesca, e da lì nacque l’amore. Già da quel momento non avevo un particolare interesse per la musica commerciale“.

Musica techno- Francesco Foto adobespark
Foto scattata per l’etichetta di Davodab Records

Com’è stato il periodo universitario?

Nel 2010/2011 circa iniziarono le prime serate e nel periodo dell’università creai due gruppi a Paternò e, purtroppo, misi da parte la musica Techno. La carriera universitaria (ramo farmaceutico) durò più del previsto, 8 anni e mezzo, i primi tre anni studiai costantemente, poi ho interrotto per 2-3 anni, e per diversi motivi ripresi lo studio e mi allontanai dalla musica per 4 anni, laureandomi così nel 2019. Durante il mio percorso universitario capì quanto la musica mi mancasse, sentivo il bisogno di riprendere a suonare. Da due anni lavoro nella farmacia di famiglia e lì ho riscoperto il mio amore per la musica house e techno, come dico sempre, si ritorna sempre dove si è stati bene. Ho deciso così di cominciare finalmente a produrre musica, che però fosse mia. Senza continuare a mixare brani di altri”.

Come iniziò la tua carriera?

Subito dopo la laurea iniziai la mia carriera da producer, decisi di iniziare a produrre, ma purtroppo non avendo le competenze giuste, non ero in grado e quindi decisi di fare 2 masterclass, con 3 grandi artisti del panorama Techno e Tech house. Alex Stein producer bavarese di fama mondiale, che rilascia brani per etichette importantissime Techno, come Terminal M, Filth On Acid ecc, che mi ha insegnato soprattutto la tecnica di arrangiamento di una traccia. Mentre la seconda Masterclass la svolsi con Nico Cabeza, producer Italiano situato a Berlino, con il quale abbiamo stretto amicizia. Ha rilasciato dischi per etichette importantissime come Terminal M, Legend, Say What? ecc.  Marc Ross anch’esso amico molto stretto, che invece fa Tech House, mi spiegò come un fratello, come approcciarmi a questo mondo.

Oggi mi sento vivamente di consigliare, a chi come me non aveva basi della produzione, una Masterclass, se ovviamente si hanno le possibilità economiche. Perché un grande artista è come un bravo professore, che sa capire le debolezze dell’allievo ed aiutarlo per colmare le sue lacune. Il 13 Agosto uscì l’EP con l’etichetta Coreana, Davotab Records, l’EP si chiama Hydrochloric Acid ed è composto da 4 tracce, una ha il nome dell’EP stesso, Hydrochloric Acid, mentre la seconda traccia si chiama pH 3.1. Le due tracce sono state remixate da 2 artisti, uno è il boss dell’etichetta bagageeViphex13, famosissimo dj coreano, che ha remixato Hydrochloric Acid e l’altro è Zomdol e ha remixato pH 3.1. Per 10 giorni Hydrochloric Acid, la mia traccia, ha fatto top 100 Hype Techno a livello mondiale“.

Barium Francesco
Immagine di copertina del brano Barium

Francesco continua aggiungendo che:

Con questi due brani riuscìi a raggiungere la 29esima posizione mondiale su beatport. Questo traguardo mi aprì le porte all’acid-techno, infatti ho dato ai miei brani nomi delle molecole, anche grazie alla mia professione. Non avrei mai immaginato che i miei brani sarebbero stati remixati da dj di spicco. Queste sono alcune delle più grandi soddisfazioni che abbia mai provato dall’inizio del mio viaggio. Un altro mio brano, Barium, fece più ascolti su spotify, acido cloridrico ne fece di meno, ma fu più in alto in classifica, infatti la techno, a differenza di altri generi, si basa più sulla vendita che sugli ascolti“.

Come hai vissuto il periodo della pandemia?

Il lato positivo della pandemia è stata la comparsa di queste Masterclass, non video registrazioni, ma video lezioni dove hai l’occasione di interagire con un artista, che magari in tempi normali sarebbe stato inavvicinabile e cogliere tutti i trucchi del mestiere e molte volte, perché no, diventare anche amici. Molti penserebbero che io, come altri musicisti senta la mancanza di suonare live, però non è così. A me non manca suonare alle serate. Perché ho capito che non è il mio genere, non ascoltando musica commerciale mi risulterebbe difficile prendere parte a dei normalissimi dj set. Perché il mio percorso musicale non trova spazio in quel tipo di serate dove semplicemente metti “sul piatto” musica contemporanea e commerciale“.

Come concili lavoro e musica?

Bella domanda. Quando lavoravo mezza giornata in farmacia sapevo come gestirmi; ora lavoro a tempo pieno, perciò ho meno tempo da dedicare alla musica. Però cerco sempre di produrre togliendomi anche le ore di sonno e le giornate di riposo, se serve, poiché non voglio pentirmene, mi rimbocco le maniche e faccio ciò che più mi piace“.

Cosa rappresenta per te la figura del musicista?

Io essendo un farmacista, quindi operante nell’ambito scientifico, definisco il musicista come un ricercatore. Noi infatti facciamo tutto da soli, specialmente per quanto riguarda gli arrangiamenti. Nella techno, per esempio, non ci sono molti elementi, il più delle volte ci sono davvero pochi suoni, che però durante l’arco del brano salgono di intensità in un trasporto emotivo che trova nel drop la sua massima espressione; infatti i brani di questo genere durano anche diversi minuti senza però annoiare. Qui sta tutto il lavoro che ogni dj deve essere capace di fare. Nella musica contemporanea, invece, notiamo che le tracce si stanno accorciando, perché quello che rimane in testa alla gente sono i ritornelli, infatti i più grandi successi, sono brani molto corti. Perciò definisco il musicista come un ricercatore che deve districarsi fra suoni ed emozioni scegliendo quelli più adatti per potersi esprimere“.

Otherside Acido Cloridrico Adobespark
Immagine di copertina di Acido cloridrico

Progetti per il futuro?

Il 15 ottobre uscirà un mio nuovo brano, con l’etichetta inglese SpaceKraft Recordings e farà parte di un Various Artist, composto da 9 tracce di 9 artisti differenti, compreso me, ho avuto l’anteprima ed è composto da artisti molto noti. In questi giorni ho firmato un altro contratto con un’etichetta rumena, molto importante, ed è in programma verso il mese di novembre-dicembre. Per il futuro cercherò di evolvere il mio sound creando tracce più melodiche ed evolvendo il mio stile secondo le esigenze. Cercando di creare brani che piacciano prima di tutto a me e andando sempre alla ricerca di nuovi suoni che riescano ad identificare il mio stile, imparando sempre qualcosa di nuovo“.

Per ascoltare i brani di Francesco Paparo potete trovarlo su Spotify col nome di OTHERSIDE (ITA)

Foto forniteci da Francesco Paparo

Francesco Paparo, la passione per la musica techno ultima modifica: 2021-09-24T09:00:00+02:00 da Alfio Emmanuele Guglielmino

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Julieta B. Mollo

Che bravo!

Naomi Hiader

Ciao cara .
È un piacere incontrarti qui, la mia è Naomi, vorrei che diventassimo una buona amica, per conoscermi meglio, rispondimi gentilmente con la mia email qui sotto, lì ti manderò le mie foto e ti dirò cose importanti su di me , aspetto presto una tua risposta . [email protected]

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