Un dolce tipico belpassese del periodo autunnale è la favolosa Mostarda al fico d’india dell’Etna. Scopriamola insieme.
Il fico d’india dell’Etna
I fichi d’india o per i belpassesi Bastadduni è un frutto tipico del territorio belpassese e si trova nelle campagna del territorio etneo.
I frutti maturano a settembre. La superficie esterna del frutto è cosparsa da spine piccolissime, ma fastidiose. Si può ritardare il periodo di maturazione dei frutti fino alla fine dell’anno. Per raccoglierli si utilizza l’accorgimento di staccare i primi fiori, chiamata scuzzulatura, per far si che venga stimolata ad una nuova e tardiva fioritura da cui fuoriescono frutti più dolci e succosi. Poiché la raccolta è abbastanza delicata, tradizionalmente avviene con un apposito strumento; un raccoglitore metallico con una prolunga in legno, che consente di evitare il diretto contatto col frutto, affinché con essa si possono raggiungere i frutti a distanza di sicurezza e staccarli, evitando di pungersi e raccoglierli in maniera serena.
Processo realizzazione della mostarda
Nel periodo autunnale, con precisione nei mesi di settembre e ottobre. Nelle case belpassesi come da tradizione la cosiddetta mostarda, dolce tipico, realizzato con il fico d’india dell’Etna.
Dopo la raccolta del fico d’india, si procede con la realizzazione della mostarda. La prima cosa da fare, è pulire i fico d’india e si sbucciarle fino a quando non rimarrà solo la polpa interna. Mettere tutti i fichi puliti, qualche chiodo di garofano e le stecche di cannella nel pentolone. Il tutto, come scritto poc’anzi si cucina in un grosso pentolone in lingua siciliana “Quadara” e mescolato con un grosso mestolo o un bastone di legno, finchè non sia densa o “Quagghiata” evitando che ci sia la formazione di grumi.
Quando la mostarda è pronta va trasferita nei propri stampini o in delle teglie di forno. Infine va solamente gustata dai nostri palati. Si può mangiare sia appena scesa quindi calda oppure dopo un paio di ore aspettando che si raffreddi, da consumarsi anche nei giorni successivi.