Oggi vogliamo raccontarvi di un progetto, nato qui a Belpasso, che fa della condivisione la sua forza e la sua genialità. Stiamo parlando dell’iniziativa “Lascia un libro, prendi un libro“, lanciata dal belpassese Giuseppe Rapisarda.
Lascia un libro, prendi un libro: lo scopo del progetto
L’iniziativa è tanto semplice quanto efficace. Liberare quei libri che stan lì a prender polvere sulle nostre librerie per lasciarli in appositi spazi di raccolta all’interno di Bar, panifici, e molti altri luoghi della nostra quotidianità. Lasciando un libro si può inoltre prenderne un altro dallo stesso punto di condivisione, favorendo così un acceso scambio di libri e, dunque, di sapere. Il tutto senza la necessità di registrare e tracciare né il lettore né il libro. L’iniziativa è volta inoltre a condividere con altri le emozioni che un libro ha saputo trasmetterci; regalando l’opportunità a tutti di scoprire nuovi testi e autori. Il progetto riesce a sensibilizzare anche dal punto di vista ambientalistico. Buttar via un libro fatto di per sé di carta, è come aver reso inutile il “sacrificio” degli alberi utilizzati per creare lo stesso. Ecco perché in alcune isole ecologiche è possibile trovare un punto di condivisione.
A riguardo, il fondatore del progetto Giuseppe Rapisarda scrive: “Non vogliamo portare le persone ai libri, ma i libri alle persone, nei luoghi della loro quotidianità“. Oggi infatti il progetto “Lascia un libro, prendi un libro” è a tutti gli effetti la prima rete nazionale italiana per il recupero e la condivisione di libri.
Giuseppe Rapisarda, l’impegno di una sola persona
Giuseppe Rapisarda, 56 anni una laurea in Chimica e una caparbietà tale da spingerlo ad intraprendere diversi progetti nell’ambito della sensibilizzazione pubblica. A tal proposito, Giuseppe ci scrive: “A seguito della mia formazione professionale, sono molto orientato al conseguimento dell’obiettivo. Per cui impegnarsi in qualcosa significa raggiungere il risultato prefissato. Spesso assistiamo a una miriade di riunioni in cui le persone/associazioni dicono quello che si propongono di fare, ma non fanno quello che si propongono. Da un po’ ho smesso di chiamare “Lascia un libro, prendi un libro”, un progetto. Molte volte, anche nobili progetti rimangono tali, invece “Lascia un libro, prendi un libro” è diventata una meravigliosa realtà. Credo molto nella magia dei piccoli passi condivisi da molte persone. Ad esempio, se vuoi un mondo più pulito, non fare cortei, ma dai l’esempio mantenendo pulito quei pochi metri davanti casa tua.
Ricordo che “Lascia un libro, prendi un libro” è un’iniziativa completamente gratuita in ogni suo aspetto, nella quale, da oltre 4 anni, dedico la risorsa più preziosa che ho: il mio tempo. Ho visitato oltre 1.400 città, in circa 100 nazioni, per cui ho visto 1.400 contesti urbani, con tante interessanti iniziative. Sensibilizzare l’opinione pubblica significa anche avviare alcune buone pratiche, per convincere che sono possibili anche da noi”.
Lascia un libro, prendi un libro: una realtà nazionale
Negli anni Giuseppe ha potuto promuovere molte altre iniziative a stampo ambientalista e anche di semplice valore culturale. Nel 2010 ha organizzato delle proiezioni dove raccontava dei suoi lunghi viaggi chiamati “Racconti di viaggio a Belpasso”. Dei veri e propri diari di viaggio accolti calorosamente dai belpassesi, i quali da subito han dimostrato interesse per delle realtà del tutto estranee ai più. Tra i relatori anche il sindaco Daniele Motta e suo fratello hanno potuto raccontare dei loro viaggi negli Stati Uniti e in Australia. Un’altra iniziativa degna di nota è stata la costruzione, insieme a due scuole nel 2015 di una Eco-canoa con 400 bottiglie di plastica con la quale Giuseppe ha fatto una traversata del litorale catanese.
La realtà costruita da “Lascia un libro, prendi un libro” può considerarsi dunque un’ altra piccola grande realtà che conta oggi più di 150 000 libri messi in circoli in 600 punti di condivisone in oltre 150 città in tutta Italia. Una vera e propria biblioteca diffusa dove l’unica regola da seguire è quella di lasciare un proprio libro quando ne si prende uno dal punto di condivisione, in un continuo circolo di carta, sapere, storie e cultura.
Stupendo
Muy linda propuesta.
💪💪❤️