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CULTURA EVENTI LO SAPEVI CHE PERSONAGGI STORIE

Nino Martoglio è Belpasso, Belpasso è Nino Martoglio

Martoglio-Locandina Evento

Una vera e propria retrospettiva sul poeta inventore del teatro dialettale siciliano, legato a doppia mandata alla sua città natale, cioè la città di Belpasso. Lo scorso venerdì 23 Luglio si è svolto un evento riguardo la vita e le opere teatrali e cinematografiche di Nino Martoglio.

La chiave di lettura Martogliana

L’evento, intitolato “Nino Martoglio è Belpasso, Belpasso è Nino Martoglio”, si è svolto all’esterno del teatro omonimo. Organizzato da Luciano Mirone, del giornale online “L’informazione”, con la Pro Loco di Belpasso e dell’amministrazione comunale, in occasione del centenario dalla morte di Martoglio. Si comincia infatti dalla sua nascita, il 3 Dicembre 1870 in via III Retta Levante proprio dove si trova oggi il teatro dedicato a lui. Si racconta del suo primo incontro con l’arte del teatro attraverso il teatrino dei Crocella con la loro opera dei pupi. Martoglio assorbe una sorta di belpassesità che non lo lascerà neanche dopo il suo trasferimento nella città di Catania. Qui interviene l’attore Nino Signorello, profondo conoscitore della poetica Martogliana e della sua storia. 

Martoglio-Luciano Mirone
Luciano Mirone in uno dei momenti di apertura dell’evento

Conoscere Martoglio solo perché si conoscono le sue opere principali – dice -, significa avere una visione parziale di Nino Martoglio. Martoglio è altro; è un intellettuale, un progressista. Martoglio estrae il comico dalla stessa miniera da dove il Verga estrae il tragico. Dai diseredati della Civita alla ricca borghesia. Nessuno ha saputo rappresentare l’anima del popolo meglio di Martoglio”. 

Belpasso, Catania e la storia della famiglia di Martoglio

Gianni De Luca, anch’egli un esperto sulla vita di Martoglio, è intervenuto. Ha confermato ciò che il professore Giuseppe Sambataro, il quale scrisse molteplici testi su ciò che ruota intorno alla vita di Nino Martoglio, afferma del poeta. In particolare che l’asse della produzione Martogliana è Belpasso e Catania.

Sicuramente si, nelle sue commedie abbiamo sempre cercato di leggere dei riferimenti alla città di Belpasso – spiega -. In opere come L’aria del Continente è dato per certo che è stato scritto in riferimento a due circoli di Belpasso come il club progressista, ma potrebbe anche essere il circolo degli operai nei pressi del palazzo Bufali. Nell’opera Annata ricca invece si sa che è stato scritto nella campagna belpassese per la campagna belpassese. Per la precisione in un appezzamento di terreno appartenuto alla moglie di Giovanni, fratello di Nino Martoglio”.

Martoglio-Gianni De Luca
Gianni De Luca nel suo intervento riguardante ciò che lega la produzione letteraria di Martoglio alla città di Belpasso

Un importante intervento è stato quello di Tony Carciotto, presidente della Pro Loco di Belpasso, il quale da tempo insieme a Gianni accede agli archivi del comune di Belpasso per capire quanto Nino Martoglio abbia fatto per la sua città natale e perché la sua famiglia si trasferì qui.

Attraverso lo studio di alcune delibere del comune di Belpasso si scopre che nel 1871 Luigi Martoglio fa domanda al comune per prendere il posto di un insegnante dimessosi in quel periodo – dice -. Luigi insegnerà dal 1871 al 1872 fin quando se ne andrà lasciando la famiglia allo sbaraglio. La madre di Nino, Vincenzina Zappalà, rimase sola con i suoi 2 figli, destando sconcerto fra i belpassesi dell’epoca. Nel 1872 infatti si ritrova una delibera mandata dai genitori delle alunne che Vincenzina seguiva come supplente, nella quale si intuisce che essa non godesse delle simpatie dei genitori delle alunne e dell’intera scolaresca“.

Tony nel suo intervento continua dicendo…

Più avanti – aggiunge – si scoprì che invece lei a Belpasso è stata bene accolta anche perché godeva di alcune amicizie con le famiglie benestanti della città. In un romanzo lasciato a metà di Giovanni Martoglio possiamo notare come loro conoscessero tutti i personaggi importanti di Belpasso. Lo stesso Nino citerà delle volte personaggi come Andrea Moncada, il barone che fondò il club progressista. A dimostrazione del fatto che i Martoglio a Belpasso ci sono sempre stati e sono stati sempre ricordati dalla comunità”.

Martoglio-Tony Carciotto
Tony Carciotto nel suo intervento riguardo la storia della famiglia di Martoglio.

L’essenza del D’Artagnan di Martoglio

Si prosegue raccontando del rapporto di Nino Martoglio con la città di Catania, sua seconda musa ispiratrice. Martoglio ne rimane incantato al punto da dipingerne un rigoroso affresco di vita nel “Dialugu tra l’auturi e lu so’ libro, a uso di prefazioni” contenuto nella Centona. A Catania segue la passione giornalistica sua e del padre prima come collaboratore per la Gazzetta di Catania, fondata dal padre, e poi con il proprio giornale, il D’Artagnan.

Attraverso la lettura dell’editoriale del primo numero del D’Artagnan, letto per noi quella sera da Nunzio Sambataro, Martoglio scrive i propositi e la filosofia del suo giornale. “[…]nessun’altra meta abbiamo che il bene comune. Missione nostra è la rivendicazione del diritto e di ottenere il pronto benessere per chi muore di fame e di aiutare e difendere chi ingiustamente viene calpestato e di combattere la corruzione imperante. Se i lettori troveranno che la nostra penna scrive con il fiele, ricordino che essa invece è inzuppata di lacrime amarissime. Non riuscirete ad impaurirci, né ad arrestarci”.

Martoglio-Nino Signorello
Nino Signorello, attore e profondo conoscitore delle opere e della vita del poeta belpassese

Martoglio con il suo giornale subirà più di 200 querele e 21 duelli alla spada. Un fatto curioso è come Martoglio alle volte invogliasse i suoi lettori ad abbonarsi al suo giornale. Per chi si abbonava al D’Artagnan, Martoglio prometteva di mandare a casa un quadro raffigurante l’incendio di Mosca, solo che chi si abbonò ricevette un cofanetto con all’interno 2 fiammiferi…e una mosca bruciata.

La cinematografia dal punto di vista di Martoglio

Con la nascita del cinema, Martoglio intuisce il valore di questa nuova arte e invita così i lettori del D’Artagnan ad andare ai cinematografi. Franco La Magna, critico cinematografico, ci spiega l’innamoramento di Martoglio per il cinema che lo porterà a dirigere i suoi film; primo fra tutti il suo capolavoro Sperduti nel buio.

Martoglio aveva una sua precisa concezione del cinema, voleva un cinema realistico. Sperduti nel buio è tratto da un lavoro di Roberto Bracco che immediatamente cedette i diritti a Martoglio per la realizzazione del film. Il teorico del cinema Umberto Barbaro nei suoi scritti ricorda la pellicola come l’antesignano del cinema neorealista italiano. Martoglio gira questo film usando la tecnica del montaggio alternato, mostrando due ambienti completamenti diversi fra loro

Martoglio-Franco La Magna
Franco La Magna, critico cinematografico, spiega l’importanza del cinema di Martoglio per il panorama cinematografico italiano dell’epoca

Da una parte mostra l’ambiente povero composto da derelitti, qui vi è Giovanni Grasso nel ruolo di un cieco e Virginia Balestrieri nel ruolo della moglie, la quale rappresenta il buio morale. Nel mentre dall’altra parte mostra l’ambiente della ricca borghesia, un ambiente assai corrotto nell’anima. Questo è sicuramente uno di quei film in cui il linguaggio cinematografico comincia ad assumere una maturità straordinaria”.

Storie tutte da ascoltare

In conclusione dell’evento, la lettrice Agata Longo ha esposto Vanni Lupu; un bozzetto melodrammatico contenuto nella Centona, considerata una vera e propria invettiva contro il servizio militare. Segue infine la lettura, da parte di Nunzio Sambataro, de “U cummattimentu di Orlandu e Rinardu”. Un’interpretazione di un opera di Martoglio assolutamente degna di nota che va a chiudere quella che è stata una serata pregna di cultura e storia. Noi di itBelpasso non possiamo fare altro che invitarvi a partecipare ad altri eventi simili, perché la storia di Belpasso e dei suoi più illustri personaggi merita almeno una volta d’esser sentita. Anche nella più piccola realtà cittadina si possono nascondere storie assolutamente straordinarie, ricche di passione e meraviglia.

Martoglio-Nunzio Sambataro E Agata Longo
Agata Longo e Nunzio Sambataro durante le loro interpretazioni di letterari di “Vanni Lupu” e U cummattimentu di Orlandu e Rinardu”

A voi lettori non voglio promettere altro che un racconto appassionato della storia che si cela dietro Belpasso, per anni a me sconosciuta, ma che adesso voglio scoprire proprio insieme a voi.

Immagine di copertina dalla pagina Facebook della Pro Loco di Belpasso

Nino Martoglio è Belpasso, Belpasso è Nino Martoglio ultima modifica: 2021-07-30T09:00:00+02:00 da Gabriele Privitera

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