Il campanile del duomo di Belpasso è stato il protagonista domenica 10 luglio di una visita guidata alla scoperta della sua storia, organizzata dalla Pro Loco di Belpasso, in occasione della Giornata nazionale delle Pro Loco, in collaborazione con i volontari della Giò Fratres.
Visita guidata al campanile del duomo
Il nome originario del duomo di Belpasso faceva riferimento a Maria Santissima Immacolata, così l’edificio nacque nel 1694, dopo che un gruppo di Padri Osservanti Riformati di S. Francesco ebbe dal vescovo di Catania Riggio il permesso di costruire un convento nei pressi dell’antico abitato di Malpasso.
La Pro Loco ha voluto far conoscere ai belpassesi e ai turisti questo particolare sito dal grande valore storico e culturale, proponendo in particolare la visita al campanile che costituisce il punto più alto della città.
La storia del campanile
La torre campanaria si erge alta e maestosa da circa tre secoli ed è fra le immagini più emblematica del centro storico di Belpasso. Si trova a ridosso dei palazzi della famiglia Bufali e dei notai baroni Scrofani (provenienti da Ragusa). Si ergeva sulla originaria Piazza della loggia, così chiamata perché accoglieva i locali comunali. Il suo nome e la struttura cambiarono nel corso del 1700 e 1800, divenendo per brevissimo tempo Piazza Santa Lucia e poi Piazza Duomo.
La facciata e il campanile della chiesa, con ogni probabilità, risalgono alla fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo. Di particolare interesse la realizzazione di una grande campana che è una fra le più grandi di Italia.
Al campanile si accede, entrando in chiesa, da sinistra, attraverso un vano che oggi viene utilizzato come ripostiglio. Qui si trovano anche le due antiche campane in disuso che facevano parte del circuito originario. Sulla torre campanaria si sale attraverso una stretta scala a chiocciola tutta in pietra lavica formata da circa novanta scalini.
Arrivati nella sommità si gode di un panorama spettacolare: si vedono la piazza principale che ospita le ultime sculture recentemente realizzate, l’odierna piazza Umberto, un tempo Piazza Maggiore o Grande, fino a Borrello, le altre chiese di Belpasso, il santuario della Madonna della Roccia da un lato, Paternò, i dongioni di Motta e Adrano, e un tempo anche il castello di Malpasso, andato distrutto. Visibile anche la piana di Catania. Da questa visione privilegiata è possibile vedere l’impianto urbanistico che connota Belpasso, la scacchiera dell’Etna e la città delle cento sculture (realizzate ad oggi 64 su 100). E’ possibile spingere lo sguardo anche oltre fino a scorgere le città di Augusta e Siracusa.
Le campane nel campanile
All’interno del campanile, recintato per impedire l’accesso ai volatili, si trova il complesso delle campane minori e il campanone dedicato a Santa Lucia, che ha una storia particolare.
Vediamo questo sistema: attualmente sul campanile vi sono cinque campane tutte diverse. Al centro è posto il campanone. A Levante si trova la campana dell’Immacolata, qui posizionata appositamente perché, come recita l’iscrizione sulla corona, questa campana aveva il compito di allontanare con il suo suono le tempeste più pericolose; nel lato di ponente si trova il campanone che su questo lato presenta la raffigurazione e la dedica alla patrona della città, accanto troviamo la campana di San Giuseppe, che suona all’ora 9 del mattino e della sera; abbiamo poi due campane a sud, ovvero quelle dell’orologio che suonano le ore e i quarti. Queste ultime furono donate dal comune nel 1911 e nel 1949. Dopo la guerra furono rifatte perché erano state gravemente danneggiate dai bombardamenti.
Altre due campane, oggi dismesse, si trovano all’ingresso del campanile ed erano posizionate nella zona nord, secondo la tradizione sono le più antiche, risalenti al 1706 3 ai primi del 1900; esse appartengono al capitolo della Collegiata; c’era anche un’altra campana donata dai Gio Frates nel 2004, purtroppo danneggiata dal freddo acuto delle notti invernali.
Il campanone
Riguardo al campanone gira una querelle riguardante l’intitolazione nata fra i sostenitori di Santa Lucia e quelli della Madonna immacolata, originario titolare della chiesa; dopo un acuto confronto prevalse il gruppo che voleva dedicare il campanone a Santa Lucia; il campanone doveva ricordare la vecchia campana originaria, sepolta dalla disastrosa colata lavica del 1669. Si trovò tuttavia una sorta di compromesso fra le parti: nella parte di levante si trova la dedica a Santa Lucia, nella parte di ponente l’intitolazione all’Immacolata; la grande campana venne realizzata nel 1815, portata qui secondo alcuni direttamente dalla fonderia da Militello in Val di Catania, per altri invece essa fu fusa direttamente nella vecchia piazza della Loggia.
Per dimensioni e realizzazione si colloca fra le campane più grandi, imponenti e particolari di tutta Italia.
Ecco in esclusiva il video con il suo suono:
Sappiamo che oggi il campanone è divenuto uno dei simboli della nostra città. Il campanone suona solo in momenti solenni quali le feste maggiori o particolari eventi.
Un simpatico motto
Collegato alle vicende del campanone c’è un proverbio conosciuto e recitato dai belpassesi che recita così:
” Ju pisu centu cantara e na pisa cu non mi cridi mi scinni e mi pisa” che tradotto significa: io peso cento quintali e una pesa (Una pesa è 100 kg)chi non mi crede mi scende giù dal campanile e mi pesa.
Il motto campeggia nelle magliette coloratissime dei volontari della Pro Loco che hanno spigato ai visitatori tutte le vicende del campanile riscuotendo apprezzamento e successo. Poco prima di salire sul campanile, i ragazzi, guidati dal Presidente hanno voluto offrire un suggestivo aperetivo al tramonto ai presenti di varie età provenienti non solo da Belpasso ma anche dai paesi limitrofi. A completare le spiegazioni anche i Giò Fratres in un riuscito connubio fra le due associazioni.
Una bellissima iniziativa della Pro Loco
L’iniziativa libera e gratuita, come detto, ha avuto buon riscontro; l’occasione della visita si è avuta grazie alla ricorrenza della Giornata Nazionale delle Pro Loco, celebrata in tutta Italia, al fine di valorizzare e animare il proprio territorio, promuovere i prodotti tipici, tutelare e salvaguardare le tradizioni. Tante altre saranno le iniziative della Pro Loco Belpasso volte a far scoprire storia, arti, mestieri, cultura, curiosità della nostra città.