Amore per il proprio paese, oggi vi raccontiamo la nascita di Verde Basico, associazione no profit, che sta curando il parco urbano. Abbiamo intervistato Orazio Giuffrida, membro attivo e coordinatore di Verde Basico.
Chi siete?
“L’Associazione Verde Basico è composta principalmente da me Orazio Giuffrida, Gino Laudani e anche Mario Laudani. Noi siamo i principali, tra virgolette, che non siamo i proprietari del parco, perché rimane del comune, non siamo quelli che comandano, ma i gestori. Noi tre siamo i coordinatori dell’associazione, ma in realtà, come in tutte le associazioni, per fortuna è anche grazie a loro, siamo circondati da una ventina di ragazzi che ci supportano e sono soci a tutti gli effetti, una decina siamo attivi.“
Com’è iniziato il vostro progetto?
“L’idea di Verde Basico è nata come una fiaba, con uno stile fiabesco. Nel periodo Covid, quando eravamo in quarantena, eravamo tutti a casa, utilizzavamo il parco per passarci il tempo. Venivamo a giocare a basket, a leggere un libro o semplicemente per assaporare un po’ d’aria, per rilassarci. Ogni volta che vedevamo al parco era una cosa tristissima, perché venivamo al parco e c’era veramente il devasto la spazzatura era una cosa veramente triste, sembrava una discarica a cielo aperto. Ovunque c’era spazzatura. Anzi, quando c’era il sole, sembrava anche bello, perché la plastica brillava come se ci fossero diamanti. Era assolutamente un devasto. Ma non solo questo, c’erano macerie dappertutto e venivamo qualche giorno e trovavamo i tavoli accostati al contrario, oppure il casotto devastato e le panche rotte. Era completamente vandalizzato, in uno stato d’abbandono.”
Cos’è successo da lì?
“Da lì è cominciata a girare l’idea di sistemare il parco. Piuttosto che lamentarci solamente, abbiamo cercare di provare a cambiare le cose. Quindi ci siamo rimboccati le maniche, cominciando ad avviare un dialogo con l’amministrazione che ci ha spiegato i vari problemi, purtroppo manca l’organico dei giardinieri, perché a Belpasso ce ne sono solo due, per tutto il territorio. Quindi figurati se questi giardinieri potevano occuparsi solo del parco, insomma, non sapevano come fare con il parco. Ci siamo resi conto, parlando con l’allora sindaco Daniele Motta, che loro stavano valutando l’opportunità di concedere in gestione il parco a un’associazione no profit che se ne occupasse. Cosicché le cose si sono incastrate, e da lì, abbiamo attivato e fondato l’Associazione verde basico.
Il comune aveva fatto una manifestazione di interesse alla quale abbiamo partecipato solo noi, siamo stati gli unici. Quindi ci concedono il parco in gestione; in cambio di custodia.
Abbiamo cominciato con il dipingere il campo poi cambiato i canestri e organizzato qualche raccolta. La nostra gestione è iniziata esattamente nel dicembre 2021. Questo è l’inizio della nostra storia.”
Perché l’avete fatto?
“Ripeto, possono sembrare le solite cose, ma il primo motivo è quello sociale. Ti dico, se dovessimo quantificare il lavoro che abbiamo fatto in termini di tempo e di costi, siamo, a decine di migliaia di euro, se qualcuno ci dovesse pagare. Soprattutto il costo principale per noi è stato il tempo, perché il tempo impiegato qui è tempo sottratto alle nostre carriere personali, ai nostri progetti.
Io devo dire che tutti i ragazzi che ci aiutano lo fanno con lo spirito del servizio di volontariato. Noi come associazione dobbiamo chiaramente ancora riprendere tutti gli investimenti fatti lo scorso anno, poiché, come associazione abbiamo fatto un grosso investimento.
Ora noi da aprile abbiamo aperto tutti i fine settimana, solo durante il sabato e la domenica, mentre da giugno stiamo aprendo tutti i giorni, dal pomeriggio fino alla sera, includendo anche il dopocena, come l’estate scorsa. Rivalutando la parte serale creativa, invece di andare fuori, nei paesi limitrofi, i ragazzi possono restare qui a Belpasso.”
Quali sono le vostre soddisfazioni?
“Quando le persone che ci vedono e non ci conoscono, gente che non abbiamo mai visto in vita nostra, ci stringono la mano ringraziandoci per quello che abbiamo fatto. Perché tutti ci dicono, che prima, a parte la spazzatura, c’era di tutto e di più.
Ora il parco è frequentato da famiglie, da bambini e da anziani e la sera grazie al chioschetto creato da noi, si crea un bel ambiente.”
Infatti durante l’intervista, Ivan, uno dei membri dell’associazione, stava sta tagliando l’erba, in maniera del tutto volontaria.
Quindi, ritornando alle attività, che attività fate?
“Il primo anno ovvero il 2022 lo abbiamo chiamato l’anno 0, poiché ci siamo concentrati, sulla riqualificazione del parco e poi a luglio abbiamo creato il Chioschetto. Mentre quest’anno lo consideriamo l’anno uno. Finalmente abbiamo un parco in cui, anche nelle giornate in cui non organizziamo eventi, il parcheggio è sempre pieno, il ciò significa che questo alla gente piace.
Nel parco vediamo un potenziale enorme, ti puoi rilassare. Noi ci abbiamo sempre visto uno spazio di aggregazione, uno spazio dove chiunque, possa esprimersi, possa trovare musica, possa trovare eventi, artistici e teatrali.”
Gli obiettivi raggiunti finora?
“L’obiettivo principale raggiunto è quello della pulizia, poi la costruzione del chioschetto e la riqualificazione del parco e aver piantato oltre 100 alberi. Un altro è quello di aver creato degli eventi come quello organizzato nel mese di ottobre, con la degustazione del vino; Grappoli Etna e più del 50% erano persone di fuori paese.
Noi abbiamo creato 3 filoni; sport, community ed eventi.”
Murales
“I murales non erano tra le nostre priorità, però per una serie di cose abbiamo conosciuto l’associazione che si chiama Catania Project con Bob Liuzzo, che vuole brandizzare con i suoi colori il territorio Etneo. Per cui, una volta che siamo entrati in quel giro lì, anche loro si sono appassionati al progetto. Da lì abbiamo conosciuto Luca Skore, l’esecutore del murales. Inoltre l’associazione Systema Naturae ha realizzato l’assiolo che si trova nel chiosco. Il parco ha preso colore e ha cambiato veste e da lì abbiamo iniziato a dipingere il parco, ovunque si avesse la possibilità. Infine abbiamo organizzato il graffiti di Contest, .”
Quali saranno gli obiettivi futuri?
“Uno degli obiettivi futuri è quello di creare uno spazio dove; bambini, anziani e ragazzi vengano e trovino qualcosa da fare, che sia vicino alle loro passioni. Che possa essere giocare a scacchi, rilassarsi, fare sport, ascoltare musica o anche ballare. Vorremmo anche provare altro, perché noi facciamo comunque molte iniziative rivolte alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi, perché vorremmo anche avere anche un occhio di riguardo verso tutti.
Ma ci siamo accorti che i giovani sono un po’ trascurati, infatti pensiamo di organizzare anche qualche serata con della buona musica. Cioè quello che vorremmo fare, è creare una zona all’interno del parco, con spazi polifunzionali, con la zona sport, la zona relax, la zona yoga, la zona cultura e la zona musica. Un altro obiettivo è aumentare i parcheggi, l’altro giorno abbiamo bonificato una zona e lì ci entrerebbero una ventina di macchine. Un altro è quello di fare la piazzetta delle associazioni.
Come ci dicono in tanti, siamo tra i pochi paesi ad avere un parco del genere. Ora il nostro augurio è quello che la nuova amministrazione, ci possa dare una mano.”
Appello finale
“Il nostro appello è quello di collaborare con organizzatori di eventi e dei possibili sponsor, così da far crescere ancora di più il parco.“
Foto prese dalla pagina Fb Parco Urbano Belpasso.
